Toh, guardate qui quanto eravate belli!
Non che adesso non lo siate, ma sabato pomeriggio mentre giravamo il video di “APPENDAUN” eravate stelle!
I ragazzi che ballavano, i fan, gli amici, i parenti, i curiosi, i passanti straniti, i poliziotti, i cani e i gatti, il regista, il collaboratore del regista, il manager, la donna del manager, i presidenti presenti e quelli assenti, il fotografo rock e la ragazza del fotografo rock, la fotografa di nuvole e il fotografo evanescente, il giornalista e l’amico regista pure lui, ma quanti registi?!
La reporter del Tg, di Trc, il ciclista, i musicisti, le spie infiltrate, i curiosi e la ragazza che passa si volta e dice ” ma te non sei il cantante de i RIO?
Il sottopasso e i passi di danza, la pioggia e la luce, i treni che vanno e vengono da destra a sinistra e viceversa, noi che andiamo su e giù e APPENDAUN, le scale, l’ascensore, i bimbi piccoli e i bimbi grandi, le carrozzine a due e quelle a quattro ruote, l’energia che c’era e i sorrisi aperti, gli abbracci intensi e i baci rubati a volte neanche tanto, i gesti nervosi e quelli maliziosi, i grandi attori e quelli che in un secondo lo sono diventati, poi, e alla fine, la musica.
La musica che ci lega.
La musica che ci porta lontano, dove ognuno vuole, anche senza biglietto o destinazione, anche se sei in un sottopassaggio della stazione dei treni in una qualunque giornata piovosa di ottobre a Modena!
Guardate qui quanto eravate belli!
Taggarsi a bestia per chi c’era è quasi obbligatorio.
Per chi non c’era è consigliato.
In caso di nuvole sulla zucca in un qualsiasi momento di un cielo coperto, in qualunque posto voi vi troviate, basta guardare questa foto per illuminarvi il viso!
Noi ve lo abbiamo suggerito!
State sempre e qualunquemente rock!
I RIO